venerdì 27 settembre 2013

SE L'ITALIA TORNASSE ALLA LIRA SI ESTINGUEREBBE IL DEBITO?

Non sono un economista, ma mi piace informarmi e fare dei ragionamenti, ed allora mi sono chiesto "ma se l'Italia tornasse alla Lira riuscirebbe ad estinguere il debito?". IO CREDO DI SI !!!!

Vediamo come.
Innanzitutto ricordiamo cos'è la moneta, cioè un mezzo per scambiare beni a cui noi gli attribuiamo un valore fittizio, non reale, ma che tutti accettiamo.
La moneta quando viene creata non ha nessun valore finchè non viene messa sul mercato ed utilizzata, però per chi l'ha prodotta non gli è costata nulla, al massimo il prezzo della stampa (teniamolo in mente per dopo).
Quando l'Italia è passata dalla Lira all'Euro ha ritirato tutta la sua vecchia valuta, non più valida, per cambiarla in Euro, nuova valuta corrente. Quindi non si è fatto altro che accettare una nuova valuta al posto di un'altra che chiaramente, non essendo più valuta corrente, è stata distrutta.

Fare l'inverso, cioè tornare alla lira, si dovrà fare la stessa cosa ma con l'unica differenza che l'altra valuta non viene estinta, rimane per noi come valuta estera.

Lo Stato italiano, chiaramente, rimarrà sempre debitore verso l'euro perchè dovrà restituire tutto il debito che ha con l'estero in Euro che ad oggi sembrerebbe essere circa il 40% del totale, (di € 2080 circa) pari a 2080*40/100 =  € 816 miliardi, più o meno quanto lo Stato incassa in un anno dall'erario. Chiaramente rimarrà sempre debitore anche con i cittadini italiani che detengono sempre il restante 60% del debito ma che potrebbe riconvertirlo e scambiarlo sempre con la nuova valuta in lire.
I cittadini potrebbero ancora rimanere con gli euri depositati in banca, cambiando i loro C/C in valuta estera, e quando necessitano scambiarli con la nuova valuta.
Lo stesso possono fare le imprese ed all'occorrenza utilizzarli anche per pagare le importazioni.
A questo punto lo Stato si troverebbe ancora della valuta estera da convertire che potrebbe utilizzare per scambi con l'estero e per mantenere in equilibrio la bilancia dei pagamenti import/export evitando una eccessiva svalutazione della nuova Lira sui cambi internazionali.

Non credo che ci sia l'obbligo, da parte dello Stato italiano, di distruggere la moneta che ritira in quanto questa è ancora valida ed anche perche non farà altro che ripristinare una vecchia valuta, precedentemente distrutta, e sostituita dall'Euro fornito dalla BCE, riconsegnando al produttore (BCE) quello che gli ha dato allora in cambio della distruzione delle vecchie lire. Sarà quest'ultima a decidere cosa fare della moneta restituita ma per noi, avento restituito l'euro, si estinguerà il debito.

Per gli italiani non credo che cambi molto. Potranno mantenere l'euro fino a quando vogliono, i nuovi stipendi gli saranno pagati in Lire e manterranno lo stesso potere di acquisto in Italia, mentre all'estero il potere potrebbe cambiare.

In ogni caso l'Italia avrà estinto il suo debito in Euro verso istituzioni ed investitori esteri mantenedo un debito interno in Lire maggiormente verso cittadini italiani, ma questo non è più un problema quando lo Stato può emettere moneta, anche se la sua emissione deve essere sempre controllata e ben valutata per evitare eccessiva svalutazione. Un buon metodo, per non esaggerare con la svalutazione, potrebbe essere quello di legare la stampa della moneta circolante alla quantità numerica della popolazione presente sul territorio, stabilendo una quota procapite congrua per ogni cittadino.
Credo che da questa situazione l'Italia abbia tutto da guadagnarci mentre la Germania, ed altre economie forti della zona Euro, da rimetterci in quanto avranno maggiori difficoltà a piazzare i loro prodotti e beni sul nostro mercato. Infatti il mercato europeo è strutturato in modo che se uno Stato conquista quote di mercato un altro le perde. Ecco perchè ci sono Stati membri forti ed altri cosiddetti "pigs".

Consapevoli di tutto questo l'Italia veramente potrebbe battere i pugni in Europa anche perchè il mercato italiano e tra i più numerosi e facoltosi come consumatori. Ed allora potrebbe costringere l'Europa a rivedere e/o mettere in atto tutto quello che i trattati prevedevano fin dall'inizio per sviluppare il lavoro, l'economia, il benessere dei cittadini europei garantendo tutelando i diritti sociali e l'ambiente, dove il debito di uno Stato membro non dovrebbe essere più del singolo ma di tutta l'Europa intera in modo che gli Stati membri economicamente più forti contribuiscano a risolvere i problemi di quelli più deboli in quanto ne sono indirettamente la causa.

Allora o si fà la vera Europa o si torna ognuno con il proprio Stato sovrano, non si può attendere oltre, i giochi sono finiti i cittadini hanno bisogno adesso di soluzioni ....

NON SI PUO' PIU' ASPETTARE I CITTADINI SONO ESASPERATI !!!

Enea Giancaterino - attivista M5S

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