domenica 27 ottobre 2013

LEGGE DI STABILITA': a favore delle Banche !!!!

La legge di stabilità è stata approvata dal Consiglio dei Ministri ed ora verrà discussa in Parlamento.
Già da subito è stata contestata dai sindacati e dalle associazioni degli industriali, commercianti ed imprese in quannto tanto stabile non sembra, piuttosto sembra che la bilancia pende a favore delle Banche, ma su questo non avevamo dubbi, non ci eravamo illusi che potesse andare a favore dei cittadini e delle imprese per il rilancio dell'economia.

I cittadini ancora una volta vengono beffati, presi in giro, illusi dai politici che predicano bene ma razzolano male.
Cerchiamo di spiegare in poche parole cosa accadrà per far capire a tutti a cosa andiamo incontro.

Le novità più pubblicizzate sono l'eliminazione dell'IMU prima casa e della TARES con l'introduzione della TRISE, nuova tassazione sulla casa divisa in due tasse principali, la TARI e la TASI.

La TARI (tassa o tariffa sui rifiuti) in sostanza sostituisce la TARSU ma aumentando la tassazione anche in modo sostanzioso, calcolata sui mq di abitazione, anche se è stato approvato, recentemente, una mozione del m5s in cui si chiede la tassazione commisurata sull'effettiva produzione di rifiuto con il principio più inquino e più pago, ma attendiamo il Governo su come intende agire su una nuova rideterminazione della tassa stessa.

La novità assoluta, invece, è la TASI (tassa sui servizi indivisibili) che colpisce indistintamente tutte le proprietà immobiliari, compresa la prima casa a cui è stata tolta l'IMU. In sostanza per le seconde case, e per immobili a destinazione diversa, l'IMU rimane ma in più si aggiunge la TASI quindi per queste categorie ci sono più tasse. Per le prime case non c'è più l'IMU, che in molti casi o non si pagava comunque o si pagava in modo ridotto, per effetto delle detrazioni fisse e quelle per i figli a carico, ma viene rintrodotta la tassazione IRPEF sulla stessa (prima con l'imu era esclusa). La TASI viene calcolata sempre sulla superficie immobiliare (come l'IMU), ma le detrazioni non ci sono più ed anche se la tassazione è più bassa, dall'1 al 2,5 per mille, per effetto della mancanza di detrazioni e della reintroduzione tassazione IRPEF, potenzialmente si andrà a pagare di più, oppure coloro che prima pagavano poco o nulla adesso pageranno di più. L'assurdo è che proprietari con una prima casa molto grande e di elevato valore, che malgrado le detrazioni IMU avrebbero pagato comunque molto (vedi casa On. Brunetta per esempio), per effetto dell'aliquota più bassa della TASI pagheranno di meno. In sostanza chi più ha capacità contribubita, in proporzione, paga di meno di chi non ne ha affatto, in pieno contrasto con il principio costituzionale dell'art. 53 della nosta costituzione.

Passando al rilancio dell'economia ed alle agevolazioni alle imprese il Governo impegna poco più di 5 milardi in 3 anni per ridurre il cuneo fiscale, circa € 14 in più (fittizzi) sula busta paga dei dipendenti, ed alcune agevolazioni fiscali alle imprese comprese quelle per le nuove assunzioni a tempo indeterminato che se non aumenta la domanda sul mercato poca interessa alle imprese. L'aumento degli stipendi, per effetto della riduzione del cuneo fiscale, sembrerebbe quasi annullato da minori detrazioni in busta a partire dal 2014 e negli anni a seguire, con eventuale ulteriori diminuzioni sulle detrazioni, se necessarie.

In sostanza queste agevolazioni, benchè minime, ci sono ma sembrerebbero compensate dal maggior gettito fiscale che potrebbe derivare dalle nuove tassazioni sulla casa (quindi sempre a carico dei cittadini) che, benchè riscosse dagli Enti Locali, comporteranno comunque minor trasferimenti statali verso gli Enti stessi.

Fin qui sembrerebbe tutto bilanciato, anche se (come al solito) i cittadini meno abbienti pagheranno di più in proporzione, ma allora dove sta la vera legge di Stabilità, le riforme, il rilancio .... vediamolo di seguito.

Tra le altre misure c'è una agevolazione per le Banche, assicurazioni ed altri istituti finanziari pari a circa 17,2 milardi determinata da crediti delle stesse che verranno compensati in 5 anni, a partire dal 2013, anzichè in 10 come è attualmente. Questo comporterà un minor gettito fiscale per lo Stato che dovrà essere compensato con la spending rewiev ma, se non ci si dovesse riuscire, in alternativa (norma di salvaguardia) la legge di Stabilità prevede l'aumento di accise sulla benzina, tabacchi ect. ed anche aumenti sulle marche da bollo.
La misura viene adottata, a detta del Governo, per agevolare l'Istituti di credito in crisi affinchè possano concedere più facilmente finanziamenti alle imprese e contribuire al rilancio dell'economia. Si crede, invece, che questa misura serva a coprire la perdita dello Stato sui derivati sottoscritti dal Tesoro, anni addietro, a favore di Banche che, non potendo riscuoterli per mancanza di fondi dello Stato,  verranno compensati con un loro minor gettito fiscale a sfavore dello Stato stesso.

In sostanza, facendo un sunto della situazione, questa Legge di stabilità prevede interventi di rilancio dell'economia, rimodulando il gettito fiscale e la ridistribuzione tra i cittadini ed imprese svantaggiando i meno abbienti, e delle coperture o agevolazioni bancarie con tagli della spesa pubblica che se impossibili (quasi certo che lo saranno) il carico ricadrà sui stessi cittadini ed imprese.

Credo che questa analisi, spero giusta ed esaustiva, possa servire a comprendere meglio la nostra Legge di Stabilità che si sta discutento ed approvando e possa essere utile per capire come si stia imbrogliando i cittadini che si spera, questa volta, si facciano sentire.

Enea Giancaterino - attivista m5s

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