Ieri forse si è capito qual'è il piccolo golpe che si sta organizzando ai danni della democrazia e dei cittadini.
All'uscita dalle consultazioni con il Presidente della Repubblica, Enrico Letta (membro della Bilderberg e probabile futuro segretario del PD, ndr) lo ha detto chiaramente, la loro priorità (forse la sua) per un Governo di larghe intese è la riforma elettorale secondo le indicazioni dei 10 saggi.
Forse alcuni Parlamentari del PD non lo hanno capito, magari sono in buona fede, ma sicuramente Berlusconi, Monti, Letta (zio e nipote) e tanti altri hanno un disegno ben preciso che proviamo a spiegarlo di seguito.
Analizziamo gli eventi e le soluzioni:
1) Le ultime elezioni hanno creato uno stallo Parlamentare in cui un ipotetico Governo sarebbe stato condizionato dalle idee del M5S ed invece un Governo con il PDL sarebbe stato devastante per il PD.
2) Ci voleva qualcuno super partis che avrebbe permesso il realizzarsi di un governo PD-PDL e Lista Monti e certo non poteva essere ne Rodotà ne Prodi e ne Marini. Per questo tutta l'elezione del PdR è stata una farsa, era già prestabilito che Napolitano doveva continuare anche perché lui aveva autorizzato i 10 saggi a dare delle risposte per risanare lo Stato e le Istituzioni; non a caso non è stato indicato nessuno vicino o simpatizzante del M5S (qualcuno esperto di economia o di Costituzione nel m5s ci sarà, almeno si poteva chiedere), non a caso, credo, ci sono stati i franchi tiratori all'interno del PD anche su personaggi come PRODI perché, forse, non avrebbe permesso la prosecuzione del lavoro dei 10 saggi, o perlomeno non avrebbe creato le condizioni ideali per permetterlo.
3) Solo Napolitano, con il suo Governo di larghe intese, avrebbe creato le condizioni per un inciucio tra PD-PDL e Lista Monti per portare avanti le proposte dei Saggi di cui la più importante, che E. Letta l'ha data come prioritaria, è la riforma della Legge elettorale con modifica della costituzione.
4) Il progetto di Legge elettorale è l'eliminazione del bicameralismo (eliminando il Senato) ed istituendo il Senato delle Regioni i cui membri vengono nominati dalle Regioni (quindi non eletti democraticamente) e pagati dalle stesse. Il numero dei Deputati, come il finanziamento ai partiti, viene ridotto per andare incontro alla riduzione dei costi della politica. Cosa fondamentale, nella proposta di riforma dei 10 saggi, è il potere di veto del Senato delle Regioni su riforme costituzionali e di Leggi elettorali, così anche se un Governo eletto domani, democraticamente, diverso dal PD o PDL volesse modificare la costituzione per dare maggiore sovranità al popolo con referendum propositivi senza quorum, imporre l'obbligatorieta di discussione delle leggi di iniziativa popolare, ratifica dei trattati con referendum (Referendum su permanenza euro etc.), deve avere l'approvazione del Senato delle Regioni di cui i suoi membri sono nominati dal PD-PDL e non potranno cambiarsi se non prima di 5 anni (dopo successive elezioni regionali). Questo spiega anche l'immediato cambiamento dell'assetto ed equilibrio istituzionale messo in atto dal Presidente Crocetta in Sicilia subito dopo l'elezione di Napolitano, annullando di fatto il modello M5S di governo della Regione tanto apprezzato.
5) Per fare queste modifiche, ai sensi dell'art. 138 della costituzione, ci vogliono almeno i 2/3 dei membri di ogni Camera per evitare che 1/5 di Deputati o Senatori possa chiedere la ratifica della riforma costituzionale alla volontà dei cittadini con referendum popolare. Facendo alcuni calcoli il PD ed il PDL e Lista Monti da soli hanno i numeri per fare questa riforma anche contro la volontà del M5S, SEL e LEGA, garantendo impossibilità di modificare la costituzione per ristabilire la sovranità popolare sulle decisioni importanti, come vuole il M5S, e come non vogliono, invece, i grandi poteri dell'Europa (Bilderberg, Troika etc.) di cui E. Letta e M. Monti ed altri componenti PD-PDL fanno parte.
Questo credo sia il piccolo Golpe, ma forse è un grande Golpe per i cittadini, a cui Grillo, forse, fa riferimento, impedendo di fare quelle riforme per dare maggiore sovranità ai cittadini, almeno per altri 5 anni, che il M5 chiede da tempo.
Questa analisi potrebbe sembrare fantasiosa ma non crediamo che loro, la Casta, non ci abbiano pensato e che non sia il loro vero obiettivo, vista la situazione.
C'è un famoso detto:
"pensare male è peccato, ma spesso ci si azzecca".
Enea Giancaterino, attivista M5S