lunedì 29 aprile 2013

FORSE NON E' TUTTO PERDUTO. IL M5S POTREBBE ESSERE L'AGO DELLA BILANCIA

Alla fine la situazione che si sta formando non è del tutto sfavorevole al M5S che, anche se non governa, potrebbe essere determinante su alcune riforme votando a favore o contro a seconda della propria linea politica, mantenendo la coerenza con il proprio elettorato e con i cittadini tutti e dimostrando che si può e si deve fare della buona politica.

Facciano alcuni esempi.

  • Una volta avuta la fiducia del governo si dovranno, finalmente, istituire le commissioni permanenti e la Giunta per le elezioni e si potrebbe subito sollevare il problema della ineleggibilità ed incompatibilità di alcuni parlamentari. Come si voterà? Chi sarà a favore o contro l'espulsione di Berlusconi?
  • Noi siamo a favore dell'eliminazione dell'IMU e quando presenteremo una proposta come voterà il PDL? Se vota contro, o si accorda per una eliminazione parziale, si mostra incoerente con il suo elettorato ma se la proposta passa, invece, si pone poi il problema del reperimento fondi e si dovranno affrontare i tagli alle spese politiche ed i sprechi della PA. Cosa farà il Governo?
  • Quando noi proporremo l'eliminazione del finanziamento ai partiti i parlamentari del PDL dovranno, per coerenza, votare a favore, mentre il PD, che vorrebbe fare solo una riduzione e mantenerlo, cosa farà? Cosa passerà? Come reagirà il PD-L se passa eliminazione del finanziamento?
  • Noi potremmo proporre l'eliminazione totale delle Province e Lista Civica, per coerenza, dovrebbe votare a favore. Cosa faranno il PDL ed il PD-L?
  • Quando il M5S proporrà delle misure per combattere la grande evasione fiscale contrastando veramente quei gruppi finanziari che usano le società off-shore nei paradisi fiscali, il vero problema dell'evasione, togliendo alle lobby ed ai grandi interessi finanziari la possibilità di creare quei fondi neri a cui i partiti sono, ormai è acclarato, fortemente coinvolti, cosa farà il Governo?
  • E così via ........
Tante altre cose si potranno fare e proporre in cui le due forze principali che formano il Governo potrebbero mettersi in contrasto e cadere nell'incoerenza e nella inconcludenza, noi invece faremo l'ago della bilancia mantenendo la nostra coerenza. Loro, forse, per mantenere in piedi il Governo dovranno andare contro quanto detto e sbandierato, anche con forza, durante la campagna elettorale e starà a noi metterlo in evidenza.
Per cui, se ciò accadrà, dovremmo avviare tutta un'azione mediatica per mettere a conoscenza i cittadini della verità.
Credo che le contraddizioni e le incoerenze usciranno fuori tutte, saremo noi del M5S a sfruttare la situazione a nostro vantaggio e dei cittadini, costringendoli al vero cambiamento ed a fare tutte quelle riforme che hanno promesso.
C'è bisogno che il M5S si organizzi bene e persegua una linea politica ben precisa senza uscire mai fuori dai binari
Non si arrenderanno mai, noi neppure .... e sarà un vero piacere !!!!!

Enea Giancaterino, attivista M5S

mercoledì 24 aprile 2013

SVELIAMO LE RAGIONI DEL PICCOLO GOLPE DENUNCIATO DA GRILLO

Ieri forse si è capito qual'è il piccolo golpe che si sta organizzando ai danni della democrazia e dei cittadini.
All'uscita dalle consultazioni con il Presidente della Repubblica, Enrico Letta (membro della Bilderberg e probabile futuro segretario del PD, ndr) lo ha detto chiaramente, la loro priorità (forse la sua) per un Governo di larghe intese è la riforma elettorale secondo le indicazioni dei 10 saggi.
Forse alcuni Parlamentari del PD non lo hanno capito, magari sono in buona fede, ma sicuramente Berlusconi, Monti, Letta (zio e nipote) e tanti altri hanno un disegno ben preciso che proviamo a spiegarlo di seguito.
Analizziamo gli eventi e le soluzioni:
1) Le ultime elezioni hanno creato uno stallo Parlamentare in cui un ipotetico Governo sarebbe stato condizionato dalle idee del M5S ed invece un Governo con il PDL sarebbe stato devastante per il PD.
2) Ci voleva qualcuno super partis che avrebbe permesso il realizzarsi di un governo PD-PDL e Lista Monti e certo non poteva essere ne Rodotà ne Prodi e ne Marini. Per questo tutta l'elezione del PdR è stata una farsa, era già prestabilito che Napolitano doveva continuare anche perché lui aveva autorizzato i 10 saggi a dare delle risposte per risanare lo Stato e le Istituzioni; non a caso non è stato indicato nessuno vicino o simpatizzante del M5S (qualcuno esperto di economia o di Costituzione nel m5s ci sarà, almeno si poteva chiedere), non a caso, credo, ci sono stati i franchi tiratori all'interno del PD anche su personaggi come PRODI perché, forse, non avrebbe permesso la prosecuzione del lavoro dei 10 saggi, o perlomeno non avrebbe creato le condizioni ideali per permetterlo.
3) Solo Napolitano, con il suo Governo di larghe intese, avrebbe creato le condizioni per un inciucio tra PD-PDL e Lista Monti per portare avanti le proposte dei Saggi di cui la più importante, che E. Letta l'ha data come prioritaria, è la riforma della Legge elettorale con modifica della costituzione.
4) Il progetto di Legge elettorale è l'eliminazione del bicameralismo (eliminando il Senato) ed istituendo il Senato delle Regioni i cui membri vengono nominati dalle Regioni (quindi non eletti democraticamente) e pagati dalle stesse. Il numero dei Deputati, come il finanziamento ai partiti, viene ridotto per andare incontro alla riduzione dei costi della politica. Cosa fondamentale, nella proposta di riforma dei 10 saggi, è il potere di veto del Senato delle Regioni su riforme costituzionali e di Leggi elettorali, così anche se un Governo eletto domani, democraticamente, diverso dal PD o PDL volesse modificare la costituzione per dare maggiore sovranità al popolo con referendum propositivi senza quorum, imporre l'obbligatorieta di discussione delle leggi di iniziativa popolare, ratifica dei trattati con referendum (Referendum su permanenza euro etc.), deve avere l'approvazione del Senato delle Regioni di cui i suoi membri sono nominati dal PD-PDL e non potranno cambiarsi se non prima di 5 anni (dopo successive elezioni regionali). Questo spiega anche l'immediato cambiamento dell'assetto ed equilibrio istituzionale messo in atto dal Presidente Crocetta in Sicilia subito dopo l'elezione di Napolitano, annullando di fatto il modello M5S di governo della Regione tanto apprezzato.
5) Per fare queste modifiche, ai sensi dell'art. 138 della costituzione, ci vogliono almeno i 2/3 dei membri di ogni Camera per evitare che 1/5 di Deputati o Senatori possa chiedere la ratifica della riforma costituzionale alla volontà dei cittadini con referendum popolare. Facendo alcuni calcoli il PD ed il PDL e Lista Monti da soli hanno i numeri per fare questa riforma anche contro la volontà del M5S, SEL e LEGA, garantendo impossibilità di modificare la costituzione per ristabilire la sovranità popolare sulle decisioni importanti, come vuole il M5S, e come non vogliono, invece, i grandi poteri dell'Europa (Bilderberg, Troika etc.) di cui E. Letta e M. Monti ed altri componenti PD-PDL fanno parte.

Questo credo sia il piccolo Golpe, ma forse è un grande Golpe per i cittadini, a cui Grillo, forse, fa riferimento, impedendo di fare quelle riforme per dare maggiore sovranità ai cittadini, almeno per altri 5 anni, che il M5 chiede da tempo.

Questa analisi potrebbe sembrare fantasiosa ma non crediamo che loro, la Casta, non ci abbiano pensato e che non sia il loro vero obiettivo, vista la situazione.

C'è un famoso detto: "pensare male è peccato, ma spesso ci si azzecca".

Enea Giancaterino, attivista M5S


domenica 21 aprile 2013

INVALIDIAMO L'ELEZIONE DEL PRESIDENTE NAPOLITANO

Qualsiasi eletto, dopo la proclamazione, deve essere convalidato dall'Assemblea di cui fa parte per verificare la sussistenza di requisiti di ineleggibilità e incompatibilità. Nel primo caso comporta la decadenza dell'eletto e nel secondo l'eletto deve dichiarare quale opzione sceglie al fine di rimuovere la causa di incompatibilità. Se l'eletto (in questo caso parlamentare) non decide entro un certo tempo (breve) gli viene comunicata la decadenza da membro dell'assemblea medesima.
Tutto ciò è stabilito dall' art. 66 della costituzione che recita: "Ciascuna Camera  giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità".
Credo che per applicare ciò ci voglia, se non si procede d'ufficio, comunque una contestazione precisa.
Gli Organi al quale spetta il compito di procedere alle verifiche dei titoli è, alla Camera, la Giunta per le elezioni e, al Senato, la Giunta per le elezioni e le immunità, e finché non vengono istituite quelle nuove, a seguito di nuove elezioni, vengono convalidate quelle precedenti, come è accaduto nella seduta del 15 marzo 2013.
Non mi sembra che in quella seduta si siano convalidati gli eletti ma si è comunicato solamente la decisione di alcuni pochissimi parlamentari che hanno optato per altra carica.
Il M5S ha sollevato il problema e chiesto di procedere, credo, ad una verifica in quanto nel parlamento ci sono molti, circa 170, eletti che risultano essere incompatibili o ineleggibili a cui la Giunta, anche se provvisoria, avrebbe dovuto accertare e procedere con le deliberazioni del caso.
Il non procedere a verifica ha comportato che alcuni parlamentari, non avendo potenzialmente i requisiti, invece di essere sostituiti o optare, come hanno fatto alcuni di loro recentemente dopo la contestazione del M5S, hanno potuto votare il nuovo Presidente della Repubblica che altrimenti, forse, non avrebbero potuto farlo sfalsando il risultato che, benché non avrebbe influito sul quorum della sesta votazione, avrebbe influito sicuramente sul quorum della quarta e quinta.

Il M5S potrebbe valutare un eventuale ricorso per invalidare l'elezione del Presidente della Repubblica a seguito di questa valutazione previa verifica dell'irregolarità procedurale sentiti, preventivamente, esperti costituzionalisti.

Anche se ciò non fosse possibile si potrebbe tentare, a livello mediatico, di provarci lo stesso in quanto potrebbe avere un forte valore politico e di coerenza con le nostre battaglie sulla legalità e trasparenza.

Enea Giancaterino, attivista M5S

venerdì 19 aprile 2013

M5S: I 20 PUNTI PER USCIRE DAL BUIO

"L’Italia deve diventare una comunità, nessuno deve essere lasciato indietro. E’ intollerabile, inumano, vedere le file di esodati, sfrattati, disoccupati alle mense della Caritas mentre chi ha sprofondato il Paese nella miseria si muove con la scorta, l’auto blu, senza alcuna preoccupazione economica”. Incomincia così la lettera aperta, 20 punti per uscire dal buio, che Beppe Grillo ha postato nel suo blog. Si tratta, in sostanza, del vademecum, del tentativo da parte del leader del Movimento, di ricondurre le sue esperienze oltre la semplice espressione, rappresentante dell’anti-politica, che lo accompagna sin dai suoi primi comizi show. Grillo in questa breve “nota spese” spiega qual è il suo piano d'azione, quali sono gli obiettivi e quale filosofia deve animare i “grillini” eletti in Parlamento: “Lo Stato deve proteggere i cittadini o non è uno Stato, per questo va istituito il reddito di cittadinanza. Io sono Stato, tu sei Stato, noi siamo Stato. Riprendiamoci l'Italia”, ha concluso.
Ecco i 20 punti per uscire dal buio di Beppe Grillo:

1) Reddito di cittadinanza
2) Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
3) Legge anticorruzione
4) Informatizzazione e semplificazione dello Stato
5) Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
6) Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
7) Referendum propositivo e senza quorum
8) Referendum sulla permanenza nell’euro
9) Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
10) Unasolaretetelevisivapubblica,senzapubblicità,indipendentedaipartiti
11) Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
12) Massimo di due mandati elettivi
13) Legge sul conflitto di interessi
14) Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
15) Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
16) Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
17) Abolizione dell’IMU sulla prima casa
18) Non pignorabilità della prima casa
19) Eliminazione delle province
20) Abolizione di Equitalia

martedì 9 aprile 2013

M5S: Come andrebbe fatto il "Reddito di Cittadinanza"


Se ne parla tanto ma credo che pochi abbiano capito che cos'è. Il tutto scaturisce dai principi della costituzione in cui all'art 1 dice:"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro", e poi all'art. 4 dice:"La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.". Bisogna sempre tener presenti questi principi e sulla loro base bisogna immaginare cosa si intende per reddito di cittadinanza.
 
Una proposta legislativa potrebbe essere questa:
1) Principio
Lo scopo di questa legge è dare dignità ai cittadini che non hanno o che hanno perso un lavoro, sostenendoli economicamente fino a quando non ne trovano uno dignitoso ed appropriato alla loro capacità ed aspettativa. Allo stesso tempo non vuole essere una pura e sola assistenza sociale al fine di non compromettere l'equilibrio piscologico delle persone.

sabato 6 aprile 2013

M5S - Lombardi su Commissioni permanenti

si può considerare anche l'idea proposta dal deputato Giacchetti (PD), facendo riferimento all'art. 29 della Camera, in cui 1/3 dei deputati può convocare una riunione straordinaria per costituire una commissione speciale con lo scopo di esaminare un disegno di legge di riforma elettorale.
Sommando i nostri deputati a quelli di sel e lega , che vogliono le commissioni, con qualcuno del pd che segue Giacchetti, si potrà fare ...

venerdì 5 aprile 2013

COME IL M5S POTREBBE PRESENTARE UNA LEGGE ELETTORALE SENZA GOVERNO E SENZA COMMISSIONI

Si dice che senza Governo il Paese e bloccato eppure senza si stanno sbloccando 40 miliardi per le Imprese, allora vuol dire che se vogliono si può fare, si possono fare riforme, leggi  ect., basta solo volerlo.
Da alcune voci che circolano, ma anche da quello che si vede, pare che i partiti, con capofila il PD, stiano cercando di ritardare al massimo la formazione delle Commissioni Parlamentari, lasciando agire solamente due Commissioni speciali per affari urgenti, in modo che i progetti di Legge, che possono essere presentarsi anche da un singolo Parlamentare, non inizino mai l'iter istruttorio e preparatorio.
Però una soluzione ci sarebbe,

martedì 2 aprile 2013

COME E' STATO RAGGIRATO IL M5S OGGI IN SENATO



Spero vivamente di sbagliarmi, di aver male interpretato, ma credo propio che oggi i Senatori del  M5S siano stati raggirati dai volponi della vecchia politica che confidando nella loro buona fede e nella loro inesperienza sono caduti nella loro rete ben occultata, malgrado ci sia stato un tentativo di alcuni, ma pochi, attivisti della base che li invitava a riflettere ed a votare diversamente. Sicuramente si è preferito dare retta agli esperti del gruppo legislativo, selezionati con curriculum, che sicuramente sono delle persone validissime, ma non credo si possa pensare che condividano veramente le idee ed obiettivi del m5s, in sostanza non credo che si possa affidare loro la massima fiducia nel perseguire i nostri obiettivi altrimenti avrebbero dovuto metter in allarme i nostri Senatori su quello che stava accadendo o potrebbe accadere in futuro.
Oggi si è votata una risoluzione per il Governo